17 settembre 2024
L
a fiaccola della pace, ideata dai tedofori di Peace Run Italia e promossa dall’Associazione Davide Orecchioni, dalla Robert F. Kennedy Human Rights Italia e da Colors for Peace, muoverà il 21 settembre 2024, in occasione della Giornata Internazionale della Pace, dal Parco Archeologico del Colosseo per giungere in serata a Sulmona.
Il 22 settembre i tedofori, affiancati dagli atleti dell’Associazione Podististi Frentani, ripartiranno da piazza G. Leone a Roccaraso, passando attraverso diversi comuni della montagna abruzzese fino a raggiungere, dopo 66 km, Lanciano.
Tutto l’itinerario abruzzese è fortemente legato alla memoria della Seconda Guerra Mondiale. Con la creazione della Linea Gustav, il fronte di guerra si fermò per circa nove mesi sul territorio abruzzese, determinando un lunghissimo periodo di bombardamenti, morti, distruzioni, con interi paesi minati e rasi al suolo. La popolazione civile fu costretta a uno sfollamento di massa dalle proporzioni epiche. Su questi territori però fu scritta anche, col sangue di molti abruzzesi, una delle prime e più importanti pagine della storia della Resistenza.
Come alimentare un futuro di pace?
Costruire la pace significa innanzitutto sentire come inaccettabili tutte le guerre, non solo quelle, tragiche e intollerabili, che uccidono e distruggono con le armi la vita ma, ancor di più, quelle che toccano i paesi più diversi non solo con le armi, ma con lo sfruttamento delle risorse nei modi più crudeli: con la distruzione della natura, con il genocidio delle popolazioni indigene e delle minoranze etniche, con la fame, con il sequestro delle acque, con le migrazioni.
Il tempo della scuola rappresenta un periodo privilegiato in cui apprendere e sperimentare insieme come guardare e immaginare un futuro migliore dove tutti gli umani possano sentirsi cittadini con uguali diritti.
Nel corso dell’anno scolastico 2024-2025 partirà un percorso formativo rivolto a tutte le scuole interessate con l’obiettivo di proiettare le nuove generazioni verso un orizzonte di pace. Il mondo della scuola e quello dello sport lavoreranno insieme perché tutti possano sentirsi ed essere “costruttori di pace”.
Al termine dell’anno scolastico si prevede una grande manifestazione in cui tutti i protagonisti del progetto restituiranno, con grande creatività e il più ampio coinvolgimento dell’intera comunità, i risultati del lavoro svolto.
Fiaccola della Pace: Roma - Lanciano
- SULMONA: Punto di partenza del Freedom Trail sarà “il Sentiero della Libertà”, inaugurato il 17 maggio 2001 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che nel 1943 fu ospitato a Sulmona. Si tratta di un cammino didattico-esperenziale che, in tre giorni di marcia, ripercorre simbolicamente l’itinerario di fuga seguito da migliaia di prigionieri dell’esercito alleato, partigiani e antifascisti. Prende lo spunto dal tragitto seguito dai prigionieri alleati fuggiti dopo l’8 settembre 1943 dal campo di concentramento n.78 di Fonte d’Amore fino a raggiungere Casoli, che si trovava nella parte liberata.
- ROCCARASO: Città Medaglia d’Oro al Valor Militare, teatro dell’eccidio nazista del 21 novembre 1943, avvenuto nella frazione di Pietransieri, che causò la morte di 128 civili, in gran parte donne e bambini.
- LAMA DEI PELIGNI: Sede di un campo di concentramento fascista, utilizzato come sede di smistamento.
- TARANTA PELIGNA: Sede del Sacrario dei 55 caduti della Brigata Maiella, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla bandiera, l’unica formazione partigiana che combatté fuori regione, arruolandosi nelle truppe regolari dell’esercito alleato e risalendo l’Italia fino alla liberazione di Bologna e Asiago.
- CASOLI: Sede di un campo di concentramento di ebrei stranieri. È il punto di arrivo del Sentiero della libertà e il luogo in cui nacque, su iniziativa del comandante Ettore Troilo, la Brigata Maiella.
- LANCIANO: Unica città dell’intera Linea Gustav decorata con la Medaglia d’Oro al Valor Militare per la resistenza, in virtù dell’insurrezione del 5-6 ottobre 1943. È stata luogo di internamento e di confino per oltre 500 persone, oltre che sede del campo di concentramento femminile “Villa Sorge”, in cui fu rinchiusa Maria Eisenstein, l’autrice del libro L’internata numero 6, che rappresenta uno dei più importanti contributi europei alla letteratura della Shoah.